La nostra intervista per Archi Magazine
Alcuni estratti della nostra intervista ad Archi Magazine Gennaio-Febbraio 2023.
Intervista a cura di Luca Segalla.
Il Trio si è formato alla Scuola di Musica di Fiesole, quindi nell’ottobre del 2021 è stato ammesso allo “Stauffer Center for Strings” di Cremona per studiare con il Quartetto di Cremona ed attualmente si sta perfezionando a Lucerna, oltre a frequentare il master di Musica da Camera tenuto dal violista Patrick Jüdt a Berna. Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti spiccano il primo Premio Assoluto al Concorso Internazionale “Valsesia Musica” nel 2020 ed il primo Premio Assoluto, unito al “Premio Crescendo Musica da Camera”, al Concorso Crescendo nel 2021 a Firenze.
Quali sono i vostri punti di forza? Ed in cosa, secondo voi, dovete ancora migliorare?
«Fin da subito abbiamo individuato come nostri obiettivi un’identità chiara del gruppo e un’unità nelle intenzioni e nel suono. Ci rendiamo conto che questa continua ricerca, durante la quale proviamo ad integrare al meglio le nostre tre personalità, che sono assai diverse, ci ha permesso di fondare la nostra cifra stilistica che ci vede solidi e bilanciati, ma contemporaneamente ci mostra sempre quanto il lavoro in questa direzione possa essere ancora approfondito».
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Parliamo di repertorio. Quali sono gli autori che avete affrontato maggiormente in questi primi tre anni del vostro percorso artistico? E quali sono quelli che vorreste approfondire in futuro?
«In questi anni non ci siamo concentrati su un tipo particolare di repertorio, ma abbiamo cercato subito di essere il più poliedrici e completi possibile nelle nostre scelte. Questo perché pensiamo che ogni autore e ogni opera possa insegnarci qualcosa che poi ritroveremo nell’affrontare anche altri compositori. Ci sentiamo particolarmente legati al Primo Trio di Schumann, la pagina con cui abbiamo iniziato a lavorare insieme, ed al Trio di Ravel, a cui ci siamo dedicati con passione nell’ultimo periodo e che ci ha regalato grandi soddisfazioni, tra cui proprio la vittoria al Premio “Filippo Nicosia”».